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Le poesie dell'Isola
In questa pagina sono raccolte le poesie dell'Isola inviate dai visitaori e dai gigliesi, invia la tua poesia sull'Isola, su un luogo o un personaggio a te caro dal modulo sotto. |
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Il Castello Autore: Olga Maddalena Centurioni (Maluda) | E’ uno scrigno con il tesoro all’interno, il Castello.
E’ il paese più bello che si possa sognare,
immerso nel cielo, nel sole, nel mare
è un incanto rimasto fedele nel tempo.
Le case, gli archi, le volte, le scale
traspirano storia, passato e il vento
porta rumori lontani, cicale
che cantano, gatti in amore,
l’eco di questi suoni non si è mai spento
nei miei ricordi e nel mio cuore,
come l’odore dei vicoli e delle minestre
che usciva fumando dalle finestre.
E le corse per i vicoli a perdifiato
le risate argentine, i giochi del passato.
Ricordo i giorni ingenui ed innocenti,
passati in libertà, fra quelle genti
dalle mani forti e il grande cuore
che insegnavano onestà, rispetto, amore.
La lacrima scendeva se parlavano del passato,
ricordi lontani di guerre, di privazioni,
di lontananze, di fatiche, di emigrazioni
e qualcuno dalla guerra non è tornato.
La vita era semplice, dura ma bella,
non era sempre piena la scodella,
la povertà era a portata di tutti,
grandi, piccini, belli e brutti.
Ma le risate erano vere
se dalle cantine sentivi un bicchiere
che si riempiva di mosto,
dolce nettare che più non conosco.
Oggi ho scoperto che la nostalgia
è una ferita in fondo al cuore che si apre a tradimento,
mi tuffo nella fantasia
anche solo per un momento,
e allora comincio a pensare
che vorrei presto tornare
a passare una serata in compagnia,
di tanti amici, un po’ di vino e così sia.
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