I POETI DELL'ISOLA 

toninooAutore Tonino Ansaldo

 

PATRIA E MADRE E NOSTRA

Era e resta
pari alla greca
di cultura regina e dell’arte,
questa terra.

Dove
umani dal genio infinito
solo a Dio secondi
questa terra è madre.

Dove
candidi marmi e bronzi
di sculture insuperate
il mondo ode, nell’eterno la voce.

Dove
figure, pitture, arazzi
affreschi giganti sui muri
dipinti più mai eguagliati
il mondo ode, nell’eterno la voce.

Dove
poemi come universi
a rime seguono, immensi versi
di questi, il mondo ode, nell’eterno la voce.

Qui, scese l’alieno Da Vinci
nessuno s’accosta nessuno
al primo dei primi.
Artefice, molteplice.

Sul pianeta senza pari
unicità di cento città
monumentali.
Nostra è Venezia, nostra è Firenze.

Ivi, appare di Roma l’urbe.
Come quando il sole sorge
le altre tutte restano
di tanta luce, orbe.

Sotto il palato
primario cucinato
col primato.

Penisola immersa nel mare
di sole regala, un clima regale
celestiale.

Del Dio unico
presente è, ogni dono.

Le nevi sopra altissime cime.
Sotto nei tre laghi, sciolte
scrivono romanzi belli.
L’ospite straniero, ammira rive e paesi,
nostri gioielli.

Ricca, colei che cura, la grande Padana pianura.
Dolci, gobbe, colline d’uva e d’ulivo.
Qui, il mondo s’inchina, alle rosse vigne
sanguigne.

Bianche, senza fine lunghe spiagge.
Isole poi come stelle
la mia, tra le più belle.

Quindi le miste lingue.
Di razze molte, di più,
nei tempi invasori.

Dall’Europa tutta
calavano
in cerca della migliore …
Patria e Madre e Nostra.