ilmuflonedelgiglioscritto da Cesare Scarfò  

L'Ente Parco ha scelto di ignorare un'importante scoperta scientifica che ha rivelato che i mufloni del Giglio custodiscono un DNA ancestrale ormai perso nella popolazione sorgente sarda, rendendoli ad alta priorità di conservazione. L’Ente Parco ha dichiarato che procederà all'eradicazione, omettendo però di fornire la verità completa.

La Regione Toscana ha stabilito, con Delibera di Giunta n.813 del 18/07/2022 (pdf Delibera di Giunta n. 813 del 18/07/2022 della Regione Toscana), che dal 1° ottobre 2022 al 15 marco 2023, al Giglio, nella ATC 7, potranno essere abbattuti 37 mufloni (su un totale di 40 stimati essere ancora presenti). I cacciatori arriveranno il 1° ottobre 2022 per iniziare il massacro dei mufloni del Giglio. Maschi, femmine e piccoli saranno abbattuti fino al 15 marzo 2023. Ai cacciatori sarà consentito uccidere anche le femmine di muflone che saranno incinte da dicembre a febbraio.

PER DECIDERE LA SORTE DEI MUFLONI DEL GIGLIO L’ENTE PARCO NON CONSIDERA LA SCIENZA

Lo studio recentemente pubblicato sulla rivista scientifica internazionale Diversity è molto chiaro e le evidenze scientifiche sottolineano come il Muflone del Giglio costituisca un elemento unico di biodiversità. Eppure nelle varie eradicazioni effettuate dall’Ente Parco con finanziamenti pubblici, c’è un caso nel quale la specie bersaglio è stata risparmiata perché le analisi genetiche l’hanno riconosciuta, come il Muflone del Giglio, portatrice di tratti genetici andati perduti altrove. Si tratta della Lepre di Pianosa.

Viene quindi da porsi una domanda: perché la Lepre di Pianosa è stata risparmiata ed il Muflone del Giglio no?

copertina massacro

LA PUNIZIONE DEL MUFLONE DEL GIGLIO: LACCI, STERILIZZAZIONE CHIRURGICA O MORTE

L’Ente Parco sta proseguendo l'eradicazione dei mufloni del Giglio e le immagini online suggeriscono che gli animali vengono “liberati” in riserve sulla terraferma. Ma questa non è la storia completa. Per catturare i mufloni, l’Ente Parco sta utilizzando i lacci nel bosco che, quando attivati con un filo invisibile, trascinano i mufloni con le zampe verso l'alto. Una volta catturato, il muflone viene contrassegnato con un numero di serie all’orecchio e messo in una gabbia all’interno delle leccete del Franco, in attesa di trasferimento verso una vita in cattività. Con questo sistema, 5 dei mufloni catturati risulterebbero morti a seguito della cattura e della traslocazione. I mufloni che sopravvivono sono poi destinati ad essere sterilizzati chirurgicamente, assicurando la perdita di questa risorsa genetica unica.

COME FA L’ISPRA AD ESSERE IMPARZIALE SE RICEVE PREMI PECUNIARI DALL’ENTE PARCO?

L’Ente Parco asserisce che per l’ISPRA, “lo studio citato” quello pubblicato su Diversity “non ha introdotto elementi tali da modificare le valutazioni già espresse e come sempre l’Ente Parco si atterrà alle indicazioni di ISPRA”. Quindi ISPRA si pone al di sopra della scienza? Quali motivazioni sono state addotte per eradicare un elemento unico di Biodiversità probabilmente presente solo al Giglio? Dal quadro economico del progetto “LetsGo Giglio” risulterebbe previsto un “Direct award”, cioè un “Premio diretto” per l’ISPRA di 25.000 euro riferito ad un “accordo di cooperazione scientifica con l'ISPRA per l'elaborazione del piano di eradicazione”. Il Direttore dell’Ente Parco, Maurizio Burlando, specifica che l’Ente Parco “non ha disposto alcun accordo di cooperazione con ISPRA relativamente al progetto. Si informa che ISPRA ha invece rilasciato un parere (…) sul protocollo operativo di eradicazione del muflone approvato da Regione Toscana e PNAT”. Dunque i 25.000 euro servono per una collaborazione o, come sembrerebbe affermare il Direttore Burlando, per rilasciare un parere? E se così fosse, come fa ad essere imparziale un parere rilasciato dopo aver ricevuto un “premio”?

LA CONSERVAZIONE DEL MUFLONE AL GIGLIO

La scoperta scientifica descritta dalla recente pubblicazione suggerisce con forza di cessare immediatamente le azioni di eradicazione che l’Ente Parco sta portando a compimento, ad ogni costo. l’Ente Parco, ottenendo la collaborazione della Regione Toscana, ha invece programmato l’inizio del massacro che porterà all’estinzione del Muflone del Giglio, elemento unico di Biodiversità, a partire dal primo di ottobre 2022.

copertina massacro

   

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