meno rischioscritto da Toscana Notizie 

Webinar partecipati e il nuovo logo scelto dai ragazzi. Stamani la presentazione

Formare per affrontare frane, alluvioni e  emergenze. E’ quello che sta facendo la Regione Toscana che oggi al Teatro della Compagnia di Firenze ha presentato le conclusioni del percorso formativo “Meno rischio in Toscana

– Nuove soluzioni contro alluvioni e frane”, per rafforzare la prevenzione e la gestione del rischio idraulico e idrogeologico nel territorio regionale. Un’urgenza determinata dai cambiamenti climatici in atto e che è stata recepita dai molti partecipanti: circa 900 persone a giornata che hanno preso parte al ciclo degli otto webinar tematici che si sono svolti fra marzo, quando è iniziato il percorso, e giugno.
Svelata anche la scuola vincitrice del concorso per la creazione del logo ufficiale del progetto:  l’ istituto statale F. Enriques di Castelfiorentino .  Al concorso hanno partecipato 14 scuole secondarie di primo e secondo grado che si sono cimentate nella creazione dei loghi da cui è poi scaturito quello vincitore. Premiate anche le scuole che sono arrivate seconde  e terze sia primarie che secondarie.

Stamani sono intervenuti  il presidente Eugenio Giani, l’assessora all’ambiente, difesa del suolo e Protezione civile, Monia Monni, il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, insieme ai rappresentanti di ANCI Toscana, UPI Toscana, ANBI Toscana, del volontariato di protezione civile e della rete delle professioni.

"I toscani  - ha detto il presidente Giani in apertura dell’evento- si sentono più partecipi e consapevoli del fatto che la prevenzione sia lo strumento più efficace per contrastare gli effetti del cambiamento climatico, che sempre più spesso si manifesta con frane, alluvioni e fenomeni di dissesto idrogeologico. Ricordo che solo cinque o sei anni fa le opere di difesa del suolo venivano considerate una priorità secondaria, al settimo o ottavo posto nell’agenda delle opere pubbliche. Oggi, grazie anche alla sensibilizzazione crescente, sono percepite dai cittadini come la prima necessità. Oggi si chiude un percorso importante – ha aggiunto Giani- che partito dal Teatro Politeama di Prato giunge oggi alla tappa finale dopo aver  coinvolto numero significativo di persone e suscitato un grande interesse. Abbiamo contato oltre 900 partecipanti agli otto webinar organizzati, persone che hanno seguito con attenzione e competenza i contenuti tecnici proposti. Questo dimostra come dal basso, dalla partecipazione attiva e collettiva, possa nascere una nuova cultura della prevenzione. Per questo, a conclusione di questo percorso, ritengo fondamentale andare avanti con la legge per l’istituzione dei Pacc – Piani di Adattamento ai Cambiamenti Climatici. Ciascun Comune toscano dovrà elaborare un Piano di adattamento ai cambianti climatici  
Sarà essenziale- ha proseguito il presidente-  sviluppare una piena consapevolezza su come integrare gli interventi di Protezione Civile con azioni concrete di adattamento territoriale. Dovremo farlo anche prevedendo deroghe alle normative urbanistiche o a quelle più rigide della Protezione Civile, per rispondere con efficacia a una realtà che ci ha portati, solo nell’ultimo anno, a emanare ben sette ordinanze di emergenza regionale, poi trasformate in emergenze nazionali. Questa è la strada per rendere la Toscana più sicura, resiliente e pronta a fronteggiare le sfide che il cambiamento climatico ci impone."

“«Restituiamo oggi il frutto di mesi di lavoro intenso- ha detto l’assessora Monia Monni- . Abbiamo organizzato 8 webinar, che hanno visto una partecipazione media di circa 900 persone per ciascun incontro. Un risultato straordinario che testimonia il grande interesse e l’urgenza dei temi affrontati.
Hanno partecipato tecnici comunali, rappresentanti degli ordini professionali, sindaci, giornalisti: è stato un percorso ricco, stimolante e di vero confronto. Abbiamo messo a disposizione strumenti formativi che riteniamo fondamentali per affrontare le sfide poste dai cambiamenti climatici e dalle loro conseguenze, ma allo stesso tempo abbiamo ascoltato. Un ascolto che porterà anche a proposte concrete di modifica normativa.
Proporremo infatti alcune integrazioni sia alla Legge 65 sul governo del territorio che alla Legge 41 sul rischio idraulico. Vogliamo superare un concetto ormai fuorviante: quello della “sicurezza idraulica”. Non esiste un rischio zero. Il rischio va gestito, e l’acqua va governata anche quando, inevitabilmente, esce dagli argini. Stiamo introducendo il concetto innovativo di aree a rischio non mappabile, ovvero quelle zone in cui il rischio non è facilmente prevedibile né cartografabile – non compare nei piani di gestione del rischio o nelle mappe delle esondazioni – ma che sappiamo comunque essere esposte a fenomeni come piene improvvise, alluvioni lampo, colate detritiche.
In queste aree, anche dove siano previsti interventi di nuova edificazione o ristrutturazione urbanistica, chiederemo accorgimenti specifici, misure tecniche che garantiscano la sicurezza delle persone, siano esse nuovi abitanti o residenti storici.È un cambiamento culturale prima ancora che normativo- ha concluso Monni- , che vogliamo portare avanti con responsabilità e condivisione

Il precorso ha visto più fasi, molto partecipate, per un cammino cominciato il 12 marzo al Politeama di Prato e che si è sviluppato appunto con webinar, incontri rivolti a tecnici, professionisti e associazioni di categoria. I soggetti che hanno completato il percorso formativo hanno ricevuto stamani un attestato di “ente formato” sui temi del rischio idraulico e da frana.. Consegnati anche i riconoscimenti ai membri del Comitato Scientifico, istituito dall’ordinanza n. 62/2024 del Commissario delegato per gli eventi di novembre 2023.
Sono stati  consegnati anche gli attestati di partecipazione a coloro che hanno seguito con interesse i webinar che si sono svolti tra il 27 marzo e il 29 maggio

0
0
0
s2smodern
   

Articoli recenti

   
   

Ultime notizie  

   

Link.  

ORARI TRAGHETTI

WEB CIRCOLO

Britelcom Banner 160x600

nolegiglio1

maregiglio Banner 160x600

toremar Banner 160x600

 

 

 

Adietalibera Banner 160x600

 

 

 

   

Dialetto

Le parole che rendono il linguaggio dei gigliesi simile ad un dialetto. Da abbise a zirro cerchiamo di elencare in ordine alfabetico i termini

   

Giro dell'Isola

giglio isolaGiro dell'Isola in barca

Viaggio intorno all'isola. Seguimi ti farò visitare e conoscere la costa in un giro virtuale per visitarla in anteprima...

   

Soprannomi

Soprannomi

Fin dai tempi più antichi i gigliese usano riconoscersi oltre che con il nome ed il cognome a volte troppo comuni con un soprannome o un nomignolo.

   
© www.isoladelgiglio.net - by Massimo Bancala'