I baschetti del Castello

 
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Autore: Olga Maddalena Centurioni

(Maluda)


L'estate traboccavano di fiori colorati,
di foglie verdi dai colori lucidi
di felci, di nastrini trapiantati
chissà quante volte, ma sempre fulgidi.
Le mamme e le nonne li accudivano con passione,
delicatezza, affetto e attenzione.
La mattina li annaffiavano con cura,
pozioni segrete e tanta premura.
Se per caso un ramo si spezzava,
una tragedia familiare diventava
e il colpevole pagava la sua pena,
fosse stato un cane, un gatto, o una persona.

Ricordo con affetto che mia nonna
aveva sul baschetto dei bei fiori,
fra i quali un geranio rosso ardente
che incuriosiva di molto la gente.

Un giorno mi disse in modo riservato,
che spesso la sera lo annaffiava
con un ingrediente tenuto celato
il quale, evidentemente, il colore alterava.

Dopo tanti anni non ho il coraggio di rivelare
quale fosse il liquido misterioso,
perchè feci la promessa di non parlare
ma il mio balcone, nel condominio, è certo il più gioioso.