Dalla finestra della casa rosa non guardo più le barche ritornare. Marcello è morto dipingendo vele, non salpa Cardellino di buon'ora, Filippo è confinato alle Bahamas, Simone pescatore pesca stelle, il Selvaggio in Georgia fa candele, Meino piange le sue mani ossute, di Nilo le avventure son memoria, Costantino intristisce fra le rughe, Pattana è rinsavito in apparenza, Domenico è ricco e non sa più remare, Beppe fa a se stesso concorrenza, il Conte si vergogna di ingrassare, non scartavetra Briscola la chiglia, Titta solo alla luna può cantare. Tutti gli Eroi del Giglio sono a terra, gli scafi rovesciati sulla riva; la passatella tutto fa scordare con l'ansonaco del color dell'ambra. Passa Marianna rinsecchita e nera mentre che il vento stride tra le sartie. Dell'isola la gente, chiusa in casa, attende che il maestrale da ponente rompa a Capelrosso a riportare Aprile.
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