MAESTRA SILVANA

In cattedra,
tornerò da te
sulle ginocchia tue
col mio difetto di pronuncia
e più forte mi stringevi
guancia a guancia.

Tornerò da te,
di mattina,
per sentir quel dolce profumo
compagno tuo fisso sulla pelle
allor già scuoteva
un cucciolo d’uomo,
tra una emme, una effe, una elle.

Tornerò da te,
per veder marcare
con penna rossa
figure fenici
su storica pagina
che ho ancor con me.

Tornerò da te,
un giorno,
rapito dal vento.
Maestra e prima donna
che apristi il varco
immortale dentro me
del sentimento.