MAESTRA SILVANA
In cattedra, tornerò da te sulle ginocchia tue col mio difetto di pronuncia e più forte mi stringevi guancia a guancia.
Tornerò da te, di mattina, per sentir quel dolce profumo compagno tuo fisso sulla pelle allor già scuoteva un cucciolo d’uomo, tra una emme, una effe, una elle.
Tornerò da te, per veder marcare con penna rossa figure fenici su storica pagina che ho ancor con me.
Tornerò da te, un giorno, rapito dal vento. Maestra e prima donna che apristi il varco immortale dentro me del sentimento.
|