La vendemmia

 
olga1Autore: Olga Maddalena Centurioni

(Maluda)


Nei vicoli scorreva l'acqua dei tini
appena lavati, per accogliere l'uva preziosa
che produceva pregiati vini
che i gigliesi bevevano a iosa.

Nell'aria si spandeva quel forte odore
che sapeva di nuovo e di vecchio,
il tempo sembrava non passare
perchè ad ogni autunno, come in uno specchio,
il rito della vendemmia si ripeteva
e tutto era uguale all'anno prima.

Le cantine si ravvivavano chi rideva,
chi cantava, chi faceva brindisi in rima.

Si travasavano i cestoni nelle botti
e già a pestare i grappoli con energia,
fino a quando i piedi erano cotti
e non vedevi l'ora di andare via.

Tutto ciò è stato tramandato con amore
e per questo, dal profondo del cuore,
ringrazio coloro che continuano il cammino,
chi con fatica e pazienza produce ancora il vino
pregiato, dal colore dell'ambra d'oro,
l'Ansonaco forte, vigoroso,
dal gusto generoso
che del Giglio è il tesoro.
   
   

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