di Marco Talluri fonte Greenreport.it

In Regione si registra un dato inferiore del 25% rispetto a quello nazionale, ma comunque sempre molto elevato Anche in Toscana, come nelle altre regioni costiere, ARPAT effettua periodicamente (due volte l’anno) il campionamento dei rifiuti che si trovano sulle spiagge, secondo le modalità stabilite a livello europeo, in cinque “stazioni di monitoraggio”, ciascuna della estensione di un centinaio di metri.

Le zone interessate sono: spiaggia Vittoria Apuana (Forte dei Marmi, Lucca); Marina di Vecchiano (Vecchiano, Pisa); Castagneto Carducci (Livorno); Quagliodromo (Piombino); Collelungo (Grosseto).

Il monitoraggio avviene, con metodologie analoghe in tutta Europa, applicazione della Strategia Marina, in quanto i rifiuti spiaggiati costituiscono uno degli 11 descrittori previsti per valutare la qualità dell’ecosistema marino-costiere.

Secondo la metodologia definita a livello europeo, vengono censiti tutti gli elementi visibili sulla superficie della spiaggia di dimensioni superiori di 2.5 cm, compresi i mozziconi di sigaretta. I dati raccolti da ogni Agenzia sono trasmessi, al Ministero per l’Ambiente e la Tutela del Territorio e del Mare, per l’elaborazione e la loro diffusione a livello nazionale.

Meno di 20 rifiuti marini ogni 100 metri di costa è il valore soglia stabilito a livello europeo per definire il buono stato ambientale dell’ambiente marino e costiero. Si tratta di un valore sufficientemente precauzionale, nonché un traguardo da raggiungere gradualmente tramite l’adozione di misure sostanziali e prolungate di prevenzione e rimozione dei rifiuti dal mare e le coste.

Secondo i dati pubblicati da ISPRA, nel triennio 2015-2017, la mediana dei rifiuti marini totali spiaggiati sui litorali italiani è stata di 415 rifiuti ogni 100 metri. Nel 2018 e nel 2019, rispettivamente 462 e 413 ogni 100 metri.

Arpa Toscana ha diffuso i dati relativi alle proprie rilevazioni da cui risulta valori inferiori a quelli nazionali, ma comunque sempre molto rilevanti, assai superiori in media ai trecento oggetti rilevati ogni cento metri di spiaggia.

Per quanto riguarda il triennio 2015-2017 due terzi di questi oggetti, oltre 7mila, erano costituiti da materiali di plastica fossero essi frammenti (più di 2.300), stoviglie mono-uso (oltre 2mila), o altro. Tantissimi anche i mozziconi di sigaretta, più di 1.600), un rifiuto questo particolarmente inquinante e troppo sottovalutato, così come i cotton fioc (circa 500).

   

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