scritto da Gabriello Galli
Qualcuno, a Roma, il 28 Settembre 1978 intorno alle sei di mattina mise il dito nella rotella numerata del telefono e compose prima il prefisso 0564 poi 809257.
L'apparecchio di bachelite nera, appeso nel corridoio di casa nostra all'Isola del Giglio, cominciò a squillare.
Nel 1958 Babbo e Mamma, Idrio e Maddalena, costruirono la loro abitazione a Giglio Porto con tanti e tanti sacrifici.
Babbo Idrio navigava come Direttore di Macchina e Mamma Maddalena (Nena ) accudiva noi figli.
Per rientrare delle spese era uso affittare sull'Isola la camera principale ai Signori ( così erano chiamati i primi turisti negli anni 60 ).
La nostra fu affittata a due Signori di Roma, il Signor Guglielmo e la Sig.ra Giovanna, per diversi anni.
Persone semplicissime e molto gentili, profondamente innamorati della nostra Isola che amavano girare sempre a piedi.
La loro spiaggia preferita, le Caldane, veniva sempre raggiunta rigorosamente con il sentiero.
Negli anni divennero parte della nostra Famiglia e l'amicizia , come capitava spesso, si consolidò e si tramutò quasi in una parentela.
Giglio Castello, come dargli torto, fu il loro colpo di fulmine tanto che poi vi comprarono casa, sopra i Lombi, con una magnifica vista sul mare.
Per scendere e risalire dal Porto e dalle loro amate Caldane usavano solo e sempre mezzi pubblici... e piedi.
E vennero sempre più spesso, ormai nella loro casa, rimanendo sempre legatissimi a noi e viceversa.
Settembre era il mese preferito.
Il loro recapito sull'Isola era la nostra Famiglia ed il nostro telefono ...
Babbo Idrio si alzò per rispondere, un pò allarmato, vista l'ora mattutina.
Dall'altro capo del filo c'era il Cardinale Jean - Marie Villot, Segretario di Stato Vaticano e Camerlengo, che aveva urgentemente bisogno di contattare l'Avvocato Guglielmo Felici.
Non ricordo come fece Idrio ma riuscì a contattare subito il Signor Guglielmo ed una vedetta dei Carabinieri, predisposta all'uopo, lo portò a Porto Santo Stefano ed una macchina del Vaticano a Roma.
Era morto Sua Santità Papa Giovanni Paolo I, Papa Luciani.
Il Signor Guglielmo, l'Avvocato Felici, era Notaio del Conclave e colui che certificava la morte del Papa, nonchè sovrintendeva alla cerimonia della distruzione dell'Anello Piscatorio, simbolo di ogni Pontefice.
In Sua presenza si procedeva alla chiusura della porta della Cappella Sistina e con l'Extra Omnes iniziava il Conclave ( cfr. allegato ).
I riti preparatori del funerale del Santo Padre poterono iniziare e le procedure per l'elezione del nuovo Pontefice presero avvio.
In quel Conclave venne eletto Papa Giovanni Paolo II, Papa Woytila.